Come già sappiamo, i processi metabolici nei bambini piccoli sono diversi rispetto a quelli degli adulti. Per questo motivo ai bambini vengono spesso prescritti farmaci meno forti o diversi. È così anche per le persone anziane. Nella terza età i farmaci hanno effetti diversi a causa del cambiamento del metabolismo. Con l’avanzare dell’età si riduce in particolare la funzionalità dei reni e del fegato. Pertanto non tutti i farmaci sono indicati per gli anziani (così come per i bambini) oppure è sufficiente somministrarne una dose inferiore.
Caso illustrativo – effetto dei farmaci nella terza età
La dott.ssa Antonini si è recata presso la casa di cura per effettuare delle visite. Il signor Spaggiari ha una polmonite. Dato che l’anziano è già ultraottantenne, la dott.ssa Antonini valuta quali farmaci e quali dosi siano per lui appropriati. Al signor Spaggiari saranno quindi prescritte dosi inferiori e forse farmaci diversi rispetto a quelli che sarebbero stati prescritti a un giovane adulto affetto dalla stessa patologia.
Diversi obiettivi dei farmaci
I farmaci assolvono svariate funzioni. Il seguente filmato (senza sonoro) vi offre una panoramica delle possibili finalità di un trattamento farmacologico.
Prestare attenzione anche ai farmaci assunti da tempo
Spesso gli effetti indesiderati del medicamento insorgono subito o dopo qualche giorno dall’assunzione. Tuttavia, un effetto indesiderato può anche manifestarsi per la prima volta a distanza di anni, perché la sua evoluzione è stata lenta oppure perché nel frattempo l’ospite è diventato più anziano e il suo metabolismo è cambiato. Un medicamento assunto da anni è quindi sospetto tanto quanto uno prescritto da poco. L’affermazione «l’ospite assume il medicamento già da tempo e lo tollera bene» non è, in linea di principio, una giustificazione per proseguire la terapia.
Forma galenica
La forma galenica indica il modo in cui viene somministrato un farmaco, ad esempio in gocce o compresse.
Di seguito è riportata una checklist di domande da porsi quando si deve stabilire la forma galenica ottimale:
Il farmaco è facile da ingerire o è troppo grande? Esistono forme alternative come spray, gocce, compresse orodispersibili?
L’ospite / il personale curante riesce a rispettare l’orario di assunzione? Esistono eventualmente farmaci a rilascio graduale che possono essere assunti in un altro momento della giornata?
L’ospite accetta l’impegno che comporta la terapia (p. es. le inalazioni)?
L’impegno richiesto al personale curante è accettabile (p. es. somministrazione 30 minuti prima dei pasti)?
Esistono intervalli di dosaggio alternativi come le dosi settimanali (forme galeniche con efficacia più breve o più lunga)?
Esistono preparati combinati che consentono di ridurre la quantità di compresse da ingerire?
Esistono dosaggi inferiori o superiori che consentono di evitare la divisione di una compressa o l’assunzione di due compresse uguali?
Importante: il glossario
Nel toolbox è presente un glossario in formato PDF dove sono riportate le forme galeniche e le principali abbreviazioni.